La voce della Chiesa tedesca

Al Segretariato del Sinodo, è arrivato il materiale della Conferenza Episcopale Tedesca. I fedeli chiedono più comprensione per le forme di vita non pienamente conformi ai dettami evangelici e maggiore attenzione alle famiglie ferite.

Tra i moltissimi lavori giunti al Segretariato del Sinodo, vi è anche il materiale preparato dalla Germania. Si registra un generale calo di partecipazione, rispetto al questionario compilato per il Sinodo straordinario del 2014. Molti fedeli non hanno apprezzato il linguaggio tecnico delle domande, giudicato “difficile da comprendere”. Inoltre, si obietta anche la vastità complessiva delle 46 domande: i gruppi ecclesiali hanno risposto così solo ad alcune domande e non a tutte. Nelle valutazioni diocesane sono state incluse le considerazioni degli esperti per il matrimonio e la pastorale familiare, la famiglia, le istituzioni educative e le votazioni dei consigli episcopali consultivi (sacerdoti, Consigli pastorali diocesani, Consigli ecclesiastici).

I dati sono stati raccolti nel documento “La vocazione e la missione della famiglia nella Chiesa e nel mondo contemporaneo. Risposta della Conferenza episcopale tedesca alle domande riguardanti la ricezione e l’approfondimento della Relatio Synodi nel documento di preparazione alla XIV Assemblea generale ordinaria del Sinodo episcopale del 2015”, scaricabile dal sito della Conferenza Episcopale Tedesca (www.dbk.de).

Il testo evidenzia come il credente abbia ancora fiducia nel modello del matrimonio sacramentale e nella famiglia. I fedeli tedeschi, però, si aspettano una maggiore comprensione nella Chiesa per le forme di vita non pienamente conformi ai dettami evangelici e della morale cattolica. Grande attenzione è stata riservata ai temi sociali delle famiglie con membri anziani, malati o disabili. Ancora, riflettori puntati sulle famiglie numerose e mono-genitoriali.

La voce della Chiesa tedesca si unisce così al coro delle Chiese sorelle di tutto il mondo per dare vita all’Instrumentum laboris, base per i lavori del Sinodo dei vescovi del prossimo ottobre.