Eugenetica
Solo figli sani
La presidenza del Consiglio non interverrà davanti alla Consulta per difendere la legge 40/2004 nel ricorso promosso contro il divieto di accesso per coppie fertili allo screening preventivo dell’embrione per escludere malattie genetiche.
La presidenza del Consiglio ha deciso di non intervenire martedì 14 aprile davanti alla Consulta per difendere la legge 40/2004 nel ricorso promosso contro il divieto di accesso per coppie fertili che scelgano di sottoporre preventivamente l’embrione a screening per escludere eventuali malattie genetiche. «Sorprende e addolora – commenta il presidente del Movimento per la Vita, Gian Luigi Gigli – perché il governo smentisce in tal modo il dato politico di una legge approvata nel 2004 a larga maggioranza dal Parlamento e sottoposta anche alla prova referendaria». Una via per giungere all’introduzione nel nostro ordinamento di un principio di tipo eugenetico a cui neppure la legge sull’aborto aveva mai fatto cenno. «La possibilità di una selezione eugenetica rischia di contribuire al diffondersi di un’idea di società capace di accoglie i sani e i forti e non già i fragili e i malati. Tanto più quando nel nostro Paese diviene ogni giorno più difficile adottare bambini» tuona il neopresidente. «Non esiste il diritto ad avere un figlio, ancor meno il diritto ad avere un figlio sano – conclude Gigli – non esiste un diritto all’autodeterminazione senza bilanciamento con la tutela dei soggetti fragili coinvolti nelle scelte, a meno che non si pretenda di non considerare più l’embrione umano come un essere umano».
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