Giovedì Santo
Il dono senza misura
Il darsi di Cristo nell’ultima cena è modello e via per il reciproco donarsi degli sposi e divenire perciò testimoni ed educatori nel contesto familiare. Nell’eucarestia gli sposi ritrovano le ragioni per essere dono reciproco.
Nel cenacolo, a partire da quell’ultima cena, Cristo si offre per la sua sposa, la Chiesa, la comunità dei fedeli, l’umanità. Una sposa non sempre fedele e che non sempre lo accoglie. Ma proprio in ragione di questa infedeltà Egli si dà: “Prendete e mangiate… Prendete e bevete…”. L’amore di Gesù sorpassa e supera il rifiuto. E nell’invito “fate questo in memoria di me” Cristo stesso ci indica la ragione dei suoi gesti. Gli sposi sanno bene quante volte nella quotidianità della vita coniugale e familiare è necessario esercitarsi per divenire dono per l’altro. Nel dono eucaristico del Corpo e Sangue di Cristo, gli sposi ritrovano le ragioni dell’essere l’uno dono per l’altro e insieme dono per i figli. Il darsi di Cristo nell’ultima cena è modello e via per il reciproco donarsi degli sposi e divenire perciò testimoni ed educatori nel contesto familiare.
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stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).
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