Infanzia negata

Bambini, prime vittime delle mine in Ucraina

109 bambini feriti e 42 uccisi a causa di mine ed ordigni inesplosi in Ucraina. Nel 2013, sono state 1.112 i bambini vittime di mine. Sono i dati diffusi da Unicef, a pochi giorni dalla Giornata internazionale per la sensibilizzazione sulle mine.

109 bambini feriti e 42 uccisi a causa di mine ed ordigni inesplosi in Ucraina, dal marzo dell’anno scorso. Sono i dati diffusi da Unicef, a pochi giorni dalla Giornata internazionale per la sensibilizzazione sulle mine (4 aprile). Si tratta di una stima che prende in considerazione le regioni di Donetsk e Luhansk dell’Ucraina orientale: «Il numero di bambini uccisi e mutilati dalle mine e dagli ordigni inesplosi potrebbe essere significativamente più alto, se includiamo le aree che non sono sotto il controllo del governo» ha affermato Marie-Pierre Poirier, direttore regionale Unicef per l’Europa centrale e orientale. Nonostante la ratifica del Trattato sul divieto delle mine – in vigore dal 1999 e sottoscritto da più di tre quarti delle nazioni nel mondo, compresa l’Ucraina – nel 2013, a livello globale, sono state 3.308 le vittime di mine e ordigni inesplosi, tra cui 1.112 bambini.

Oltre 33.717 ordigni sono stati individuati e rimossi in un’azione di bonifica delle aree controllate dal governo da parte dello State Emergency Service in Ucraina. Tuttavia, le famiglie sfollate che stanno per rientrare sono ancora a rischio. Soprattutto i bambini, che potrebbero scambiare gli ordigni per giocattoli. L’Unicef e i suoi partner hanno lanciato una campagna informativa con messaggi, video e altri materiali digitali. Una sensibilizzazione capillare affidata a 100 insegnanti e psicologi per informare sul rischio delle mine.




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