Politiche familiari

Politiche familiari più incisive

Bagnasco auspica un allineamento al modello europeo. Italia “non sostenuta con sufficienti politiche adeguate”.

«Per quanto ci è possibile, nel gioco della democrazia, dobbiamo insistere, chiedere e promuovere politiche familiari molto più incisive, anche alla luce degli altri Paesi europei». È il presidente della Conferenza Episcopale Italiana, cardinale Angelo Bagnasco, a pronunciare il monito in favore della famiglia, in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario del Tribunale ecclesiastico regionale della Liguria.

L’arcivescovo di Genova auspica un progressivo allineamento al modello europeo: «Ci sono esempi di Paesi europei molto più virtuosi del nostro per quanto riguarda le politiche a sostegno della famiglia», riportando l’esempio della Francia e delle sue misure a sostegno della famiglia. Ha aggiunto il cardinale: «In Italia la famiglia è disprezzata sul piano culturale, perlomeno non valorizzata a sufficienza nella sua intrinseca ricchezza, nella sua portata fondativa ed è maltrattata sul piano politico e amministrativo perché non sostenuta con sufficienti politiche adeguate». Insomma, politiche familiari più incisive sono possibili, soprattutto «per incentivare ed aiutare la prole». Parola del Pastore della Regione più vecchia d’Italia e forse d’Europa con la natalità più bassa, che rischia di condividere il primato con il resto dello stivale se non si penserà seriamente ad un programma di aiuto. «Sento parlare da diverse parti della fiscalità, una volta si parlava di quoziente familiare; al di là di tecnicismi bisognerebbe aiutare sotto questo profilo a sgravare le famiglie più numerose in relazione al numero dei figli». Un appello rivolto a tutti per «contribuire sul piano culturale nel valorizzare la bellezza, la necessità, l’insostituibilità dell’istituto familiare, come recita la nostra Costituzione».




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