Diocesi

Riconoscere i segni del passaggio di Dio

Firenze

di Elide e Giuseppe Cuminatto e don Luciano Marchetti – Responsabili del Centro Diocesano di Pastorale Familiare Arcidiocesi di Firenze

Non è facile annunciare la bellezza del matrimonio cristiano ma la si può testimoniare. È questo l'impegno del centro di pastorale familiare dell'Arcidiocesi di Firenze. In queste pagine i responsabili diocesani ci raccontano tante attività che ruotano intorno alla famiglia.

Abbiamo impostato da tempo un andamento ciclico che vede, come momento di passaggio da un anno pastorale all’altro, la possibilità per le famiglie della diocesi di vivere nel periodo estivo l’esperienza di una settimana insieme in montagna. Possiamo quindi ben dire che le attività del nuovo anno pastorale del Centro Diocesano di Pastorale Familiare non sono riprese, ma continuano. È un’opportunità privilegiata per rileggere la nostra vita e vedervi i segni del passaggio di Dio, vivere preziosi momenti di riflessione sul nostro essere cristiani oggi e su come comunicarlo ai nostri figli e nipoti, stringere o rafforzare amicizie, nella condivisione di momenti di scambio e di divertimento. Il tema scelto è approfondito, con la presenza di sacerdoti che ci assistono, attraverso la preghiera, la meditazione, la riflessione personale, di coppia e di gruppo, vivendo anche momenti di gioco, spensieratezza, confidenza, gite. Bambini e ragazzi, divisi per fasce d’età, fanno con gli animatori un percorso parallelo agli adulti.
Quest’anno siamo stati a Frontignano di Ussita (MC) dal 24 al 31 agosto con la partecipazione di 113 persone (tra 2 e 89 anni) e ci siamo lasciati guidare dalle tre parole di Papa Francesco: permesso, grazie, scusa. Le stesse tre parole saranno il tema di tre giornate diocesane di spiritualità per famiglie che proponiamo nel corso dell’anno in Avvento, in Quaresima e nel tempo di Pasqua. Sia l’esperienza estiva che le giornate di spiritualità sono organizzate in collaborazione con l’Azione Cattolica diocesana.
Ufficialmente, come ormai da diversi anni, abbiamo iniziato l’anno pastorale con la Festa Diocesana della Famiglia domenica 21 settembre a Firenze, tra la Piazza e la Basilica di Santa Maria Novella. Più di mille persone hanno avuto modo di godere di un piacevole e coinvolgente intrattenimento musicale in piazza, visite guidate al complesso monumentale e celebrazione eucaristica conclusiva; il tutto sotto il titolo emblematico “Riportiamo la famiglia al centro”.
Altro momento importante a cui dedichiamo, in collaborazione con il Movimento per la Vita, particolare attenzione è la Giornata per la Vita. Nella mattinata del sabato che precede la prima domenica di febbraio, invitiamo ad un incontro gli alunni delle medie superiori con proposte e testimonianze (quest’anno coniugheremo le parole “vita” e “gioia”); l’evento solitamente vede la partecipazione di circa 500 ragazzi. Il pomeriggio della domenica, invece, è dedicato ad una tavola rotonda sul tema proposto dai vescovi, cui segue la celebrazione presieduta dall’Arcivescovo.

Le proposte formative
Non mancano ogni anno diversi momenti di formazione a livello locale (parrocchiale o vicariale) ed alcuni diocesani. Per il 2014-15, in collaborazione con il M.O.B. (Metodo Ovulazione Billings) Toscana, abbiamo scelto di offrire un percorso di formazione, in sette tappe da ottobre a maggio, sulla sessualità e sull’affettività. Il titolo del percorso è “Ad amare si impara” ed è rivolto a operatori di pastorale familiare, catechisti, educatori di gruppi di adolescenti e giovani.
Per l’Avvento e la Quaresima prepariamo due sussidi per la preghiera in famiglia e li rendiamo disponibili sia on-line che su libretto stampato. È naturale che chi si occupa di pastorale familiare abbia a cuore la famiglia fin dal suo sorgere; per questo abbiamo pensato e attuato un progetto diocesano per offrire un’opportunità di formazione umana e spirituale ai giovani fidanzati che non si trovano nell’immediatezza della celebrazione del sacramento. Il fidanzamento viene visto come un tempo propizio non solo per la reciproca conoscenza dei fidanzati, ma anche per cogliere i segni della loro chiamata allo stare insieme nel disegno di Dio. “Casa sulla roccia” è un percorso vocazionale che si snoda su quattro parole chiave, che individuano le caratteristiche dell’unione nuziale e vogliono descriverne la bellezza: sacramentalità, gratuità, totalità, verità.
Un’attenzione particolare viene rivolta alla famiglie in difficoltà. Il progetto “Dalle sue piaghe siete stati guariti” è volto a curare le ferite e le sofferenze più grandi della famiglia del nostro tempo: l’esperienza della crisi nella relazione, della separazione e del divorzio, di una malattia o di un lutto. Nella società del nostro tempo, in cui prevalgono le logiche dell’efficienza, del successo, del profitto, dove frequentemente viene emarginata ogni forma di fragilità, sia essa fisica, psicologica, morale o spirituale, ci troviamo sempre più impreparati di fronte a sofferenze che spesso giungono improvvise nella vita di ognuno. Così quel dolore inaspettato viene spesso vissuto con grandi conflitti interiori che sfociano in genere in tre possibili atteggiamenti: ripiegarsi su se stessi, rifarsi con il mondo oppure evadere nei modi più vari per non pensare. Crediamo sia possibile una quarta via di “risanamento” di tutta la persona.
C’è poi la pastorale per le coppie sterili che hanno formato il gruppo delle Famiglie di Mamre e si ritrovano regolarmente. Incentrati sulla Storia della Salvezza, gli incontri hanno lo scopo di aiutare le famiglie presenti a vivere la scoperta di una eventuale sterilità non come punizione o ingiustizia, ma come occasione essenziale sia per trovare una fecondità più profonda che viene da Dio, sia per riscoprire la Grazia e la responsabilità del sacramento del matrimonio. Tra loro ci sono vive esperienze di adozione e di affidamento familiare vissute con grande gioia.
Siamo coscienti che le nostre proposte pastorali e tutte le iniziative ad esse connesse non sono la soluzione ai problemi che le famiglie vivono e devono affrontare ogni giorno. È un servizio che cerchiamo di offrire, in collaborazione e sinergia costante e concreta con gli altri uffici ed organismi pastorali presenti in diocesi, con la consapevolezza dei nostri limiti, ma con la certezza che, se il focus dell’attenzione generale continuerà ad essere sulla famiglia, la famiglia come cellula della società e come Chiesa domestica continuerà a vivere ed a crescere.
Siamo veramente contenti che la Chiesa tutta, attraverso il Sinodo, che ha da poco concluso la sua prima fase, abbia messo la famiglia al centro dell’attenzione e siamo certi che il prossimo anno, alla conclusione del Sinodo ordinario, avremo dal Santo Padre e dai padri sinodali indicazioni pastorali importanti e vitali: ispirate dallo Spirito di vita.

 




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