educazione

Tuteliamo gli enfants prodiges

(@ hxdbzxy - Shutterstock.com)

di Aniello Califano

In Italia sono circa 400mila i bambini ad alto potenziale, ossia circa il 5% degli studenti italiani che si differenzia dagli altri coetanei per una maggiore e più veloce capacità di apprendimento. Eppure alcuni di loro possono avere, in uno o più campi, un disturbo dell’apprendimento o sviluppare patologie come la depressione, vivere il disagio provocato dal perfezionismo e dallo stress connesso al loro sviluppo asincronico. L’Istituto di Ortofonologia (IdO) di Roma, per sostenere una crescita armonica di questi individui e predisporre adeguati interventi didattici di supporto, ha promosso un tavolo tecnico per presentare e analizzare con i professionisti del settore le problematiche relative all’individuazione e alla valutazione dei “bambini brillanti”. “Apparentemente sembra una beffa – precisa Federico Bianchi di Castelbianco, direttore dell’IdO – poiché nonostante questi bambini abbiano una capacità di elaborazione elevata, poi non si sentono capiti e rispondono distaccandosi dal gruppo classe. Loro vivono un disagio indotto da noi adulti. Per questo motivo – prosegue lo psicoterapeuta dell’età evolutiva – dobbiamo dare vita a campagne di sensibilizzazione e promozione nelle scuole, così da stilare un programma che tenga conto di questa realtà e che tuteli questi bambini”.




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