politica
Il vecchio slogan degli anni ‘70
di Gabriele Soliani
Detto e fatto. Il 22 gennaio l’Assemblea Nazionale francese ha votato l’articolo più controverso che di fatto trasforma l’interruzione di gravidanza in un diritto. Fino all’altro ieri la legge prevedeva che l’aborto fosse permesso «a tutte le donne incinte che si trovano in una situazione di sofferenza a causa del loro stato». Dopo le modifiche l’aborto sarà permesso «a tutte le donne incinte che non vogliono una gravidanza». Il partito socialista francese ha detto che le donne francesi devono «disporre come vogliono del loro corpo». È il solito vecchio, e questo sì obsoleto, slogan degli anni ‘70. Nessun passo avanti. Anzi in questo modo l’aborto diventerà anche eugenetico perché si potrà fare quel che si vuole. Ovviamente la nuova legge va fino in fondo e prevede anche l’introduzione del «reato di intralcio all’aborto». Cioè i centri di ascolto delle donne incinte (quelli che hanno salvato migliaia di bambini e madri) dovranno «informare sulla possibilità dell’interruzione di gravidanza». Con il nuovo reato di intralcio all’aborto chi dirà la verità sull’interruzione di gravidanza rischia fino a due anni di prigione e 30mila euro di multa.
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