Un’alleanza feconda

di Elisabetta Marraccini

“La famiglia sorgente di fecondità per una alleanza educativa”. Questo il tema della quindicesima edizione del Convegno regionale per operatori di Pastorale familiare, che si è tenuto a Campitello Matese, in Molise, dal 31 agosto al 2 settembre scorsi. Il Convegno, promosso dalla Conferenza episcopale abruzzese e molisana è stato organizzato dalla Consulta regionale di Pastorale familiare, presieduta dal vescovo di Lanciano Ortona, monsignor Emidio Cipollone (delegato Ceam per le famiglie) e coordinata dai delegati regionali, don Sabatino Fioriti e i coniugi Maria e Nicola Gallotti.

Nella tre giorni di convegno sono intervenuti monsignor Emidio Cipollone, monsignor Giancarlo Maria Bregantini (arcivescovo metropolita di Campobasso-Bojano) e monsignor Domenico Scotti (vescovo di Trivento). Monsignor Cipollone, nell’introdurre il convegno, ha richiamato alla centralità antropologica della famiglia, intesa come luogo in cui si ha la salvezza. La famiglia come capitale sociale, come luogo che infonde fiducia ed è fecondo, luogo che insegna la capacità all’accoglienza dell’altro. La famiglia come luogo intergenerazionale e apertura al rapporto con altre culture. Tra i relatori: il professore Gregorio Vivaldelli, ordinario di Sacra Scrittura presso lo Studio teologico accademico di Trento, di cui è direttore, ha tenuto una relazione su “Offrite voi stessi a Dio. Parola di Dio e vita familiare: educare al dono di sè”; don Bernardino Giordano , collaboratore dell’Ufficio famiglia nazionale della Cei, ha relazionato su “La famiglia, carisma e risorsa per la società”; il professore Tonino Cantelmi, medico-chirurgo, specializzato in psichiatria, ha analizzato “La famiglia al tempo di internet”. Monsignor Bregantini facendo riferimento al tema del convegno ha evidenziato la famiglia come luogo di educazione e preghiera, come orizzonte di progetti e speranze. Anche don Bernardino Giordano, partendo dall’importanza della preghiera giunge ad evidenziare quanto sia fondamentale che lo Spirito Santo abiti e alimenti le famiglie: essere famiglia è un carisma, essendo tale ne consegue una missione da compiere. La relazione centrale di Vivaldelli, in sintonia con Cantelmi e gli altri relatori, ha richiamato la centralità della famiglia come luogo di alleanze. Nell’educare è importante approfondire la relazione con se stessi, con gli altri, con Dio e con il Creato. Allearsi è importante per donarsi totalmente e investire sull’educazione, che è un compito che non si può relegare. Occorre educare per tirare fuori il meglio dalla persona.

Vivaldelli, inoltre, ha sottolineato l’importanza di coltivare la relazione con Dio nel reale, perché la fede in Cristo non è sganciata dalla concretezza quotidiana e dal concetto dell’eternità, che bisogna trasmettere ed insegnare ai figli. Nella giornata conclusiva del convegno si è tenuta una interessante tavola rotonda, moderata dal giornalista di TV 2000, Amerigo Vecchiarelli, nella quale sono intervenuti rappresentanti del mondo della scuola, dello sport e dei giovani, per ragionare sulla questione educativa con le diverse agenzie educative, e tentare di dare delle proposte concrete. «Siamo soddisfatti del percorso triennale incentrato sull’educazione – raccontano i coniugi Maria e Nicola Gallotti, delegati regionali per la Pastorale familiare-, che abbiamo affrontato in questi ultimi tre anni di convegni regionali, facendoci guidare, entusiasmare e provocare dai vescovi e dai relatori che ogni volta sono intervenuti. Il primo anno abbiamo meditato l’educare all’interno della coppia, il secondo anno all’interno della famiglia e quest’anno abbiamo analizzato il ruolo dell’educazione in collaborazione con le altre agenzie educative, come la scuola, lo sport, le associazioni». Per i bambini e i ragazzi è stato previsto, durante i tre giorni di convegno, un percorso di animazione parallelo alle tematiche affrontate dai grandi. Il progetto sperimentale di animazione, portato avanti da diversi anni ormai dalla consulta regionale di Abruzzo e Molise, si chiama “Accendere la famiglia” ed è a cura di una equipe di giovani ed esperti animatori, che guidano i piccoli con giochi, laboratori, canti, preghiere, divisi nelle diverse fasce di età.




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