Non più io,ma noi

di Davide e Arianna

Davide e Arianna, il cammino fatto insieme, la fatica di ristrutturare la casa, le difficoltà dei primi tempi. Ma la sera c’è quella preghiera condivisa, quel passaggio dall’io al noi che dà il sapore a tutta la vita.

Siamo Davide e Arianna, due giovani sposi dallo scorso 12 settembre: il nostro matrimonio è talmente “fragrante” che, tanto per capirci, l’album non è ancora pronto e le nostre fedi luccicano ancora come nella “vetrina dell’orefice”…
Siamo felici e consapevoli del passo che abbiamo affrontato, scegliendo il matrimonio cristiano ed accogliendone il significato nella nostra vita di coppia: è la nostra vocazione, che si sta realizzando giorno dopo giorno. Ci siamo confrontati parecchio, e continuiamo a farlo, a proposito di tanti valori: l’amore, la famiglia, il rapporto tra di noi nella coppia e con gli altri. Ci sono momenti in cui le nostre idee convergono e altri in cui ci portano a qualche scontro…
Una cosa comunque vince su tutte: l’amore che ci unisce e come questo cresce tra noi… proprio nelle piccole cose di ogni giorno.
Nelle nostre menti e nei nostri cuori ci sono sicuramente i sogni più belli per un progetto di vita insieme. Dobbiamo però ammettere che, quando i sogni diventano realtà, ci viene richiesto un impegno molto importante…
E così, la scelta di ristrutturare casa negli ultimi due anni prima del matrimonio, ci ha portato entusiasmo e al tempo stesso sacrificio: abbiamo trascorso molti fine settimana nel cantiere della nostra casa, condividendo progetti e realizzando i lavori più disparati, ma rinunciando a qualche momento di svago tra noi e con gli amici. Quante litigate per il freddo sopportato o per la fatica necessaria, ma quanta soddisfazione ora nell’abitare gli ambienti che abbiamo visto crescere nelle nostre idee e tra le nostre mani.
Poi, all’improvviso, ti rendi conto che il giorno più bello, quello che aspetti da tempo, è arrivato: se chiudiamo gli occhi ci rivediamo all’altare, il cuore colmo di emozione, di stupore e di felicità. E poi il viaggio in Sudafrica, meraviglioso e incredibile.
Al ritorno, carichi per cominciare la nostra vita insieme, pronti a cercare il famoso equilibrio di coppia (con l’ago della bilancia che non pende troppo verso i singoli), io Davide, mi rompo un piede, non percepisco più lo stipendio perché la situazione lavorativa va in completa crisi, le nostre spese non sono ancora finite e… Per i nostri genitori salta fuori qualche acciacco, certo risolvibile con piccoli interventi ma non senza pensieri e preoccupazioni… Panico… Tutti quei piccoli momenti di tranquillità e di serenità insieme, e sottolineo insieme, finalmente realizzati, svaniscono nel giro di poche settimane. Equilibrio?!?

Ci stiamo ancora lavorando, ma vi assicuro che sono state veramente prove di vita non indifferenti. Nella nostra vita la gioia si mescola alla fatica… Ma c’è un messaggio che vogliamo condividere, un messaggio di speranza: in ogni passo che facciamo, in ogni scelta che ponderiamo, in ogni sogno che portiamo avanti per la nostra famiglia, lasciamo sempre un posto in più per una persona che abbiamo invitato, nel giorno in cui ci siamo detti “”. Stiamo parlando di Gesù. Quel Dio e quell’Uomo che ha deciso di starci vicino, consapevole delle sofferenze che gli avremmo arrecato. Quel Dio e quell’Uomo che, il giorno in cui i fidanzati diranno “”, l’uno all’altra come abbiamo fatto noi, sarà il primo a sorridere e a fare la foto con loro.
Per finire, vogliamo condividere con voi un nostro piccolo segreto… un “rito della nostra coppia”. La sera, prima di addormentarci, ringraziamo insieme quel Dio e quell’Uomo, ci affidiamo a Lui con le parole dell’Angelo di Dio. Abbiamo però sostituito il singolare al plurale, non dicendo più “mio” ma “nostro”… Facendo sì che l’io e il tu diventino un noi.




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