Nostro figlio non è un “rifiuto speciale”

Siamo i genitori di Angelo, un bambino nato morto alla 19° settimana di gestazione, in quanto il suo cuoricino ha smesso di battere ancor prima di venire alla luce, per un’ assurda fatalità meccanica di attorcigliamento errato del cordone ombelicale, il bambino era sano e ben formato. Vi vogliamo raccontare con questa breve lettera, la nostra esperienza di grande dolore, in quanto purtroppo abbiamo constatato personalmente che dopo un lutto così inatteso e terribile, non siamo stati supportati in nessun modo dall’Ospedale, perchè a quanto pare questi bambini nati morti prima della 20° settimana, non hanno diritto ad una sepoltura dignitosa ma vengono smaltiti come “rifiuti speciali”; perchè gli Ospedali in Italia hanno l’obbligo di informare i genitori se vogliono o meno riavere il loro bambino morto solo dopo la 20° settimana, così i genitori possono decidere se dare o meno una degna sepoltura al loro bambino. Mentre nei casi come il nostro essendo un bambino nato morto prima della 20° settimana, l’Ospedale non informa i genitori della possibilità o meno di avere il corpicino del proprio bambino, ma devono essere gli stessi genitori a farne specifica richiesta “solo al momento del parto”, e non dopo, in un momento già così doloroso e traumatico e spesso inatteso. Questa nostra lettera vuole testimoniare, che per noi come per molti altri genitori un embrione e un feto che per qualsiasi motivo non arrivano alla 20° settimana, hanno lo stesso diritto di ricevere una degna sepoltura e di non essere gettati come “rifiuti speciali” dall’ Ospedale. Noi con tutte le nostre forze abbiamo dovuto fare un’ espressa richiesta, andando incontro al parere contrario sia dei medici che del personale ospedaliero, che non ci consigliava di agire in tal modo. Ci siamo sentiti degli “alieni” in un gesto così naturale e amorevole, che si ha anche solo verso gli animali. Siamo però riusciti con molta insistenza e caparbietà ad avere il corpicino del nostro Angelo, al quale abbiamo dato una degna sepoltura. Questo gesto di amore verso il nostro piccolo ci unisce di più a lui e lo sentiamo a noi più vicino. Speriamo che anche la sua morte innocente e per inspiegabile per dei genitori, serva a smuovere e sensibilizzare chiunque a partire dalle istituzioni, dal personale medico e dall’opinione pubblica per risolvere con estrema urgenza questo grande problema di mancanza di civiltà e sensibilità verso queste speciali creature e verso tutti quei genitori che vivono questo immenso dolore soli, dopo che hanno atteso un bambino per diversi mesi con gioia già dal grembo materno e che non possono godere di questa immensa gioia. La mancanza di sensibilità e l’ignoranza contribuiscono in questi casi ad aumentare  il forte dolore che già si vive e a far regredire una società moderna. Siamo comunque convinti che questi preziosi angeli ci siano sempre accanto e che come noi desiderino questo ultimo gesto di amore nei loro confronti. Vi ringraziamo per la vostra cortese attenzione fin da ora.

Una mamma e un papà




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