Mi hai insegnato cos’è l’Amore

Dall’omelia di un presbitero in occasione dell’esequie della propria madre…

Una madre ama sempre ed ama per sempre! Quando ormai giovane, ti ho comunicato la scelta di entrare in seminario, nella tua semplicità hai intuito il dono che Dio stava facendo alla tua vita, ma non potevi mettere da parte quei legittimi dubbi che assalgono ogni genitore dinanzi a scelte così radicali e impegnative. Ma nulla è trapelato dalle tue labbra. Una madre ama anche quando non comprende. E certamente non comprendevi perché io non chiedevo più nulla a te, neanche di quelle cose di cui fino a quel momento ti eri occupata. Mi sentivo parte di un’altra famiglia e abbandonavo con rapidi passi quella di origine. Mai ho sentito da te un lamento o un velato rimprovero, mai hai avanzato pretese e rivendicato diritti. In silenzio, continuavi a seguirmi con la stessa ansia di quand’ero ragazzo e cercavi inutilmente di farmi comprendere che un buon cappello ripara dal freddo. Sei stata sempre pronta a fare la tua parte, senza pretendere però di occupare quel posto di regina che il buon Dio ti aveva affidato. Gli anni del seminario sono volati, mi vedevi sempre meno, hai cominciato a soffrire in silenzio per questo figlio che non ti apparteneva più. Ma nessuna parola per ricordarmi che c’eri anche tu. E così pure negli anni del sacerdozio, quante volte mi aspettavi a sera tardi, ti trovavo con la testa appoggiata sul tavolo, solo per vedermi e riscaldarmi un piatto di verdure. Non potevo allora raccontarti le fatiche e le amarezze. Ma tu neppure chiedevi, ti bastava vedere il mio volto segnato dalla stanchezza e dalla sofferenza. E ogni volta mi hai generato. Non ti ho mai ringraziato, o madre. Una sola volta ho tentato di farlo pubblicamente ma la voce fu interrotta dal pianto. Non si può dire “mamma” senza sentire esplodere i sentimenti che il cuore custodisce con amore. Ma tu sai che non ho mai smesso di ringraziare il buon Dio per aver avuto una mamma così eccezionale nella quotidiana testimonianza dell’amore.




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