Qualunque cosa fate al più piccolo dei miei fratelli

di Francesco e Liliana, responsabili della casa famiglia “La nuvola”

Mi chiamo Liliana Pagano, sono sposata con Francesco Gugliotta ed ho 3 figli: Aicha, Marianna ed Enzo. Ho fatto volontariato in una comunità di tipo familiare per 10 anni e dalla mia esperienza ho capito che sono molti i bambini che hanno bisogno del calore di una famiglia e sono poche le case famiglia esistenti sul territorio, troppo poche per tutti questi bambini. Ed è per questo motivo che, dopo aver parlato con la mia famiglia, abbiamo deciso di aprirne una.

La nostra casa famiglia è aperta 365 giorni all’anno, accoglie massimo 6 bambini da 0 a 10 anni di ambo i sessi, ci avvaliamo di un’èquipe medica specializzata, e del supporto di strutture ed infrastrutture presenti sul territorio. Sono i bambini del futuro ed il nostro obiettivo è quello di non farli crescere privi di un punto di riferimento, senza amore e soprattutto senza i valori della famiglia, dal momento che poi anch’essi dovranno

costruirne una propria. Noi siamo una famiglia che si apre al servizio, che si cala nella realtà circostante, che sceglie in funzione degli altri; non siamo una famiglia eroica o eccezionale, ma una famiglia matura e soprattutto aperta che sa di essere per via e che per questa via ha bisogno di camminare con gli altri per poter realizzare un buon progetto educativo che abbia come fulcro il bene del minore. Facciamo tutto questo con lo spirito rivolto a Cristo, con il suo insegnamento che prende corpo nelle nostre menti “Pieno compimento della legge è l’amore”, “Qualunque cosa fate al più piccolo dei miei fratelli, l’avete  fatta a me”. Come la cellula è l’unità del corpo organico, così la famiglia è l’unità della società e sulla base di queste considerazioni la casa famiglia “La Nuvola” intende promuovere e sviluppare il rispetto totale dei diritti e della personalità del minore, in particolare il diritto a vivere in un ambiente di vita familiare, allo scopo di prevenire e limitare gravi fenomeni di emarginazione minorile, condividendo con i minori i loro problemi e far capire loro che sono profondamente amati in tutte le loro espressioni.

Sono passati presso la nostra struttura 140 bambini e di tantissimi abbiamo ancora notizie perché, non solo i bambini, ma anche le famiglie stesse, siano esse adottive o naturali, sono rimaste legate a noi. È tutto molto bello ed emozionante perché ognuno di loro lascia un segno diverso, ma forte; abbiamo sempre voluto bene a tutti e ci impegniamo al massimo per ognuno di loro, per farli recuperare scolasticamente, affettivamente, per far fare loro le dovute terapie e cerchiamo di dargli, nei limiti del possibile, tutto ciò di cui hanno bisogno, ricordandoci sempre che sono di passaggio, proprio come “la nuvola”. 




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stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).

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