Famiglia, il luogo dei valori

A colloquio con il cardinale Carrera, arcivescovo primate di Città del Messico.

Eminenza con quali sentimenti ha accolto l’invito di papa Benedetto a celebrare nel suo paese il prossimo incontro Mondiale delle Famiglie?

La scelta del Santo Padre è stata per noi motivo di profonda gioia e senza dubbio sarà un’occasione di grazia e di rigenerazione nella fede. Nello stesso tempo però ci impone una verifica come chiesa locale, come famiglie, come popolo di Dio perché possiamo attuare tutto ciò che è possibile per promuovere la bellezza e la fecondità dell’essere famiglia.

Il tema scelto da papa Benedetto è in piena continuità con quelli precedenti, anzi rafforza il ruolo insostituibile della famiglia non solo come il luogo privilegiato della trasmissione della fede ma anche il luogo della formazione globale della persona.

Si esatto. La famiglia ha un posto insostituibile nel forgiare la personalità umana e cristiana dell’individuo. Le piaghe che oggi affliggono la nostra società, come il relativismo e il soggettivismo, vanno proprio a recidere le radici di questa crescita. Lì dove l’individuo fin dai primi anni di vita non riceve dalla famiglia quella linfa necessaria per formarsi come uomo, non riceve il nutrimento adatto per fortificare la sua personalità e non respira e vede i valori, umani e cristiani, che sono alla base dell’unità familiare, difficilmente potrà arrivare ad una piena maturità.

Come si declina secondo Lei questo invito alla famiglia ad essere formatrice nei valori umani e cristiani?

I valori definiscono la qualità di una persona e non solo da un punto di vista morale ma anche ontologico. In modo particolare sono due le dimensioni che consideriamo: umana e spirituale.  In famiglia l’uomo è innanzitutto chiamato a confrontarsi con un altro io, un tu che chiede dignità e rispetto, su questa base egli è chiamato ad uno sviluppo armonioso anche spirituale in cui l’intelligenza e la volontà mettono in relazione la creatura con il suo Creatore.

Oggi però la famiglia sembra voler abdicare a questo ruolo. Benedetto XVI, più volte in questi ultimi mesi sta ponendo l’accento sul dilagare di una forte emergenza educativa. Come è la situazione in Messico?

Viviamo anche in Messico, come in altre parti del mondo, un momento difficile. La famiglia ha perso la sua identità. Ha bisogno di essere incoraggiata. Certo non mancano testimonianze ordinarie di famiglie che vivono la loro vocazione in pienezza e sono lievito per tutta la Chiesa ma dobbiamo ridonare vigore. Questa occasione sarà provvidenziale e nella lettera che ho scritto a tutti i sacerdoti della mia arcidiocesi, li ho accoratamente invitati a dare un nuovo slancio a tutta la pastorale familiare. Essi hanno un ruolo importante, hanno la possibilità di incontrare le coppie di fidanzati per la preparazione al matrimonio, sono chiamati a  dare assistenza alle ragazze madri, le vedove, i bambini di strada, le famiglie in situazioni particolari e irregolare, devono operare per la promozione e difesa della vita in tutte le sue fasi.

Una nuova progettualità, con entusiasmo…

Si, una pastorale familiare accorata, creativa e progettuale e che necessita di laici preparati che possono impegnarsi in questo campo per aiutare la famiglia a recuperare il suo ruolo insostituibile. Sono sicuro che tutto quello che verrà fatto per la famiglia. lo mieteremo nella chiesa e nella società.

Questo lavoro di preparazione si sta svolgendo in piena sintonia con l’ente promotore degli Incontri mondiali delle Famiglie, il Pontificio Consiglio per la Famiglia.

Si è un lavoro di equipe molto importante. Per preparare adeguatamente questo avvenimento, il Pontificio Consiglio per la Famiglia ha previsto dieci catechesi (vedi box), in forma di laboratori. L’Arcidiocesi ha anche realizzato 13 sussidi per la riflessione, materiale attualmente in distribuzione in tutte le parrocchie della diocesi.

Quali sono i momenti fondamentali di questo incontro?

I momento fondamentali sono essenzialmente tre:  il Congresso Teologico – Pastorale; il Meeting delle famiglie cioè un momento di condivisione e la solenne celebrazione eucaristica di chiusura  Il Congresso Teologico – Pastorale è strutturato in forma di presentazioni, comunicazioni, testimonianze, tavole rotonde. Rappresenta per questo una fondamentale opportunità di scambio e di riflessione. Allo stesso modo il momento di condivisione permette alle famiglie provenienti dai 5 continenti di conoscere volti e realtà diverse. Infine la solenne celebrazione eucaristica di chiusura completa l’Incontro Mondiale delle Famiglie come ringraziamento a Dio per il dono della Famiglia, del matrimonio, della vita, di amore e di tutti gli altri valori che adornano l’esperienza della Famiglia.

Eminenza, in questi lunghi anni alla guida della chiesa messicana Lei ha sempre ribadito che la “forza della preghiera” è una barriera al male che in questa epoca ha costruito una cultura di morte e ha messo in atto grandi strategie contro la vita.

E questa coscienza continuerà ad essere al centro del mio ministero: la promozione della vita e del bene di ogni famiglia contro una cultura della morte dilagante. Affidiamoci tutti alla Madonna di Guadalupe perché ci aiuti in questo cammino.




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