Il popolo del Family Day torna a mobilitarsi

di Daniele Nardi

Il popolo del Family day torna a far sentire la propria voce ed a reclamare l’attenzione della politica e delle Istituzioni sulla famiglia. Parte infatti una nuova grande mobilitazione nazionale che, questa volta, non costringerà le famiglie a spostarsi per venire a Roma a riempire di festa e colori piazza San Giovanni. Sarà la mobilitazione a trasferirsi nelle mille città d’Italia ed a cercare anche le persone che non hanno la possibilità di spostarsi. Una mobilitazione “virtuale”, se vogliamo, ma ugualmente di grande efficacia e valenza politico-culturale, specie se, come riteniamo, raccoglierà tanti consensi e moltiplicherà così quel milione che il 12 maggio scorso è sceso in piazza.

La nuova mobilitazione ha un duplice obiettivo: un fisco giusto per le famiglie e le politiche regionali per la famiglia e coinvolgerà nei prossimi mesi le cinquanta associazioni del Forum, i venti Forum regionali e le altre associazioni che lavorarono per l’evento del 12 maggio in piazza San Giovanni.

Chiedere un fisco giusto significa pretendere che abbia attuazione il principio costituzionale per cui “tutti devono concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva” (art. 53 Costituzione). In sostanza si vuole affermare che accanto all’equità verticale, per cui chi ha un reddito maggiore deve pagare più tasse, assicurata dal criterio di progressività del nostro sistema tributario con aliquote crescenti al crescere del reddito, esiste l’altro principio irrinunciabile dell’equità orizzontale che può essere assicurata soltanto dal riconoscimento di eque deduzioni fiscali per ciascun familiare a carico.

Equità orizzontale significa che a parità di reddito chi ha familiari da mantenere non può e non deve pagare le stesse tasse di chi invece vive solo e deve mantenere soltanto se stesso. Nella determinazione delle imposte da pagare, in sostanza, si deve tener conto di entrambe le variabili del reddito percepito e del numero dei soggetti che con quel reddito devono vivere.

L’altro obiettivo che ci si prefigge è quello di dare ad ogni Regione una buona legge sulla famiglia. E qui la situazione si fa complessa perché varia da Regione a Regione: alcune già hanno una legge buona magari non del tutto applicata, altre hanno approvato pessime normative, altre ancora ne sono totalmente prive.

Questa differenza si farà inevitabilmente sentire anche nel metodo della raccolta ed ogni Regione dovrà regolarsi con ampi margini di autonomia. Per adesso è possibile aderire alla petizione sul fisco senza aspettare una delle opportunità che saranno offerte nei prossimi mesi dai Forum regionali e dalle associazioni, entrando nel sito del Forum, www.forumfamiglie.org.

Bastano tre clic per arrivare dalla homepage al modulo di adesione da compilare con pochi ed essenziali dati e da inviare poi per posta elettronica. In tutto una manciata di secondi.

Per quanto riguarda invece le leggi regionali sulla famiglia la situazione è più complessa sarà necessario aspettare che ogni singolo Forum regionale, in accordo con le associazioni che aderiscono alla mobilitazione, fissi livello e modalità di intervento. Sempre sul sito www.forumfamiglie.org, sarà dato conto delle singole iniziative che saranno di volta in volta organizzate.




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