La vita che ridona speranza
di Anna Spinelli
Rosa è una giovane donna di 28 anni, la cui vita è sempre stata una strada in salita.
La famiglia d’origine, non riuscendo a prendersi cura di lei, l’affida ad un istituto fin dalla prima infanzia. Successivamente viene accolta in una famiglia affidataria, anche se continua a mantenere i contatti con la madre naturale.
L’amore per lei arriva quando incontra Maurizio, anche lui con una vita segnata da grandi sofferenze, visto che è già orfano di entrambi i genitori.
Il 1 maggio 2004 i due si sposano con il grande desiderio di formare una famiglia, così come tanto la desideravano.
Dalla loro unione nasce Fabiana una vivacissima bimba che oggi ha 16 mesi.
Nuove nuvole però ben presto si stagliano all’orizzonte.
Nel mese di Giugno 2006, Maurizio inizia a star male, immediatamente i medici gli diagnosticano il linfoma di Hodgkin di tipo classico, un tumore del sistema linfatico.
La paura attanaglia i due ragazzi anche perché Maurizio perde immediatamente il suo lavoro – che tra l’altro era al nero – e che quindi non gli assicura nessuna forma di sostentamento: ora non sa proprio come mantenere la sua giovane famiglia.
I due sposi sono spaventati ma decidono insieme di combattere la malattia: iniziano il primo ciclo di 12 chemioterapie quando scoprono di aspettare un altro figlio, con loro grande stupore, visto che Rosa utilizzava la pillola anticoncezionale.
Spaventata va dal suo ginecologo il quale la intimorisce ulteriormente dicendole che a causa delle cure cui era sottoposto il marito e per aver assunto la pillola anche dopo il concepimento, ci sarebbero state sicuramente gravi conseguenze per il bimbo.
La disperazione fa intravedere ai due ragazzi un’unica via d’uscita: l’aborto.
La mamma affidataria di Rosa però non vuole lasciarla da sola in questa scelta e, non avendo alcun mezzo per aiutarla, si rivolge all’Associazione Progetto Famiglia-Vita.
Il colloquio non è facile perché i problemi sono tanti ma basta parlare loro del dono del figlio che già appartiene alle loro vite, che entrambi decidono di dare un’altra opportunità a quel bambino.
L’Associazione li mettie in contatto con un ginecologo amico del Policlinico di Napoli che li rassicura sull’integrità fisica del bimbo.
Rasserenati si aprono all’accoglienza di questa nuova vita: ora Maurizio vede in quel figlio una nuova speranza per la sua vita.
Intanto una famiglia volontaria li accompagna per tutto il tempo della gravidanza di Rosa, assicurando sostegno morale e materiale.
Finalmente il 15 Giugno 2007, per la gioia di mamma e papà, nasce Francesco Pio, un bimbo di 4,800 kg, bellissimo ma soprattutto che gode di ottima salute.
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