Mistica coniugale
AUTORE: Vincenzo e Erminia Angrisani
EDITRICE: Libreria Editrice Vaticana
PREZZO: 14 euro
Se l’esperienza mistica è esperienza di Dio che coinvolge e trasforma in profondità l’essere e il vivere, quella vissuta da
Luigi Beltrame – Quattrocchi (1880) e Maria Corsini (1884) – 1^ coppia di sposi ad essere beatificata in quanto tale da G. Paolo II nel novembre 2001 – rappresenta una vivissima esperienza di mistica coniugale. L’incontro con il Signore, la comunione con Lui è cercata e vissuta, infatti, dai coniugi Beltrame – Quattrocchi, attraverso l’amore per l’altro. È questa la via elettiva all’unione mistica con Dio che i due sposi scelgono consapevolmente. È attraverso l’amore
umano, forte ed intenso, che unisce i due fin dal fidanzamento, che essi giungono, attraverso un’ascesa costante, a sperimentare l’ebbrezza sorprendente di una inaudita profondità riversandosi nell’amore di Dio fino ad essere con esso una cosa sola. È quanto emerge dal loro fitto epistolario amoroso e quanto Maria stessa riconosce in uno scritto (L’ordito e la trama) pubblicato subito dopo la perdita dello sposo, avvenuta nel 1951: «Vita terrena – fatta di ansietà e di cure – di timori e di raccomandazioni – di tenerezze reciproche, che non sono sentimentalismi o romanticismi, bensì un mondo recinto che dalle abissali profondità e sconfinate estensioni, pur restando tra i due, sa irradiare di fuori amore e luce… Filo per filo; la trama in funzione dell’ordito; l’ordito in funzione della trama – e come uno senza l’altra non riesce a formare il tessuto, così l’altra dal primo ha la forza e il sostegno. Così è il Matrimonio: così soltanto per poter ottenere un valido risultato che sia premio a se stesso e frutto di bene. Filo per filo, intrecciati in Dio l’uno con l’altra senza soluzione di continuo – mai – fino all’eternità». La mistica coniugale si connota, dunque, in modo peculiare, per l’indissolubile unità dei due sperimentata nella vita dello Spirito. I coniugi che si amano si inspirano l’un l’altro la vita dello Spirito, si aprono allo Spirito con e per l’altro, non potendo nulla riservare per se stessi come singoli, ma dirigendo tutto il bene personale al bene dell’altro e, conseguentemente, della coppia. La compenetrazione reciproca nella vita in Dio è fondata e resa possibile, oltre che dalla grazia del sacramento (in virtù della quale i due vengono consacrati in unità) anche dalle affinità e dai comuni valori ed ideali, che fondano e plasmano una sintonia crescente, a mano a mano che i due progrediscono nella conoscenza e nel dono di sé.
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